Quale minimalista per cominciare
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- Maratoneta
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Re: Quale minimalista per cominciare
Lo so Forr, e ti ringrazio per quello che scrivi (e io sono un emerito sganasciabiglie quando mi ci metto). È solo che sono ipertitubante, per i paletti mentali costruiti in anni di marketing di vendita di scarpe iperprotettive.
Allora come non detto: vado in auto a Marina, mi riscaldo un po' piedi, gambe & cervello e mi sparo il test su asfalto. Dopo, si vedrà.
(Sto già toccando il toccabile, eh).
Allora come non detto: vado in auto a Marina, mi riscaldo un po' piedi, gambe & cervello e mi sparo il test su asfalto. Dopo, si vedrà.
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Re: Quale minimalista per cominciare
anch'io mi facevo paranoie all'inizio
e pensa che correvo cmq con minimaliste
ancora non ho il "coraggio" di correre scalzo e ti confesso più per motivi "sociali" (l'unica volta che l'ho fatto era buio...
)
ma in quel caso, nonostante non sia un audace, non guardavo terra (anche se l'avessi fatto, senza occhiali ed illuminazione non avrei visto una mazza !
)
eppoi il bagnasciuga è pieno di pietruzze, ricci di mare, gusci di crostacei, etc.

e pensa che correvo cmq con minimaliste
ancora non ho il "coraggio" di correre scalzo e ti confesso più per motivi "sociali" (l'unica volta che l'ho fatto era buio...

ma in quel caso, nonostante non sia un audace, non guardavo terra (anche se l'avessi fatto, senza occhiali ed illuminazione non avrei visto una mazza !

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Corri Forrest, corri !!!
"La vita è come una scatola di cioccolatini, non sai mai quello che ti capita"
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Re: Quale minimalista per cominciare
Ieri sera ho fatto la prima piacevole uscita con le mr00. Da qualche commento mi aspettavo che fossero molto secche, invece c'è "abbastanza" suola per ammortizzare l'impatto. Sostanzialmente l'approccio non è stato nulla di traumatico, ho fatto 25' e la parte migliore l'ho corsa in compagnia di 3 amici senza pensare a come dovessi appoggiare il piede. Pertanto confermo che l'appoggio non di tallone (è troppo presto per dire corretto) è assolutamente automatico. Infine segnalo che per il momento non avverto nessun fastidio muscolo tendineo.... speriamo bene 

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Re: Quale minimalista per cominciare
@Comparsa ascolta Forrest
Una delle prime uscite che feci bare fu 1h cc su cemento,in seguito ogni tanto l'ho rifatto su asfalto
.Quest estate la prima mattina sono uscito in spiaggia 6k di corsa e 6k camminando,la seconda ho rimesso le scarpe per correre oppure andavo in pineta con le 5F.Aldilà delle sensazioni,che sono soggettive,l'appoggio è veramente difficile e trovare la giusta postura quasi impossibile
.Considera poi che,almeno nel mio caso,la sabbia ed il sale hanno fatto piu danni dell'asfalto
.
Comunque buone corse




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Comunque buone corse

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- Maratoneta
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Re: Quale minimalista per cominciare
Aggiornamento: 490 metri di cui 170 camminata e 320 di pseudocorsa.
Freddo: non pervenuto nonostante la beffarda tramontana (bene).
Stile: perfetto, appoggio solo nella metà in avanti del piede, molto comodo e attraente.
Rapporto col suolo: delirio! Già nella camminata son stati dolori, la velocità non mi ha portato a correre, ma a saltellare. Dopo 1,5h ho ancora la parte centrale del mesopiede che grida vendetta.
Conclusioni: mannaggia al dolore, se non fosse stato per quello avrei percorso un paio di chilometri. Si scivola con leggerezza. Lunedì ordine per le MR00, spero che le sensazioni siano molto simili a quelle provate oggi.
Freddo: non pervenuto nonostante la beffarda tramontana (bene).
Stile: perfetto, appoggio solo nella metà in avanti del piede, molto comodo e attraente.
Rapporto col suolo: delirio! Già nella camminata son stati dolori, la velocità non mi ha portato a correre, ma a saltellare. Dopo 1,5h ho ancora la parte centrale del mesopiede che grida vendetta.
Conclusioni: mannaggia al dolore, se non fosse stato per quello avrei percorso un paio di chilometri. Si scivola con leggerezza. Lunedì ordine per le MR00, spero che le sensazioni siano molto simili a quelle provate oggi.
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Re: Quale minimalista per cominciare
Con queste scarpe risparmiamo anche i calzini!!!
Questa mattina sono uscito per un 15 chilometri con una temperatura dell'aria sui 3-5°C, gran vento ed asfalto ancora bagnato. Partendo da casa, sotto alle MROO, avevo indossato anche un paio di calze tecniche della RedLevel per precauzione. Non ci crederete, ma dopo 4 Km mi sono dovuto fermare per un veloce pit-stop per togliermi i calzini perchè il piede bolliva! L'unico inconveniente è che non bisogna fermarsi per più di qualche minuto altrimenti il piede congela...

Questa mattina sono uscito per un 15 chilometri con una temperatura dell'aria sui 3-5°C, gran vento ed asfalto ancora bagnato. Partendo da casa, sotto alle MROO, avevo indossato anche un paio di calze tecniche della RedLevel per precauzione. Non ci crederete, ma dopo 4 Km mi sono dovuto fermare per un veloce pit-stop per togliermi i calzini perchè il piede bolliva! L'unico inconveniente è che non bisogna fermarsi per più di qualche minuto altrimenti il piede congela...
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Re: Quale minimalista per cominciare
lungi da me dubitare del fatto che alla prima uscita tu abbia già n appoggio perfetto, cosa che comunque mi lascia perplesso, faccio solo presente che se appoggi solo la parte anteriore del piede ti aspetta un futuro grigio fatto di polpacci dolenti, metatarsalgia e distanze da educanda. certo, su 500 m non hai avuto ancora modo di verificare, però ti consiglio di sforzarti di iniziare ad appoggiare anche il tallone, altrimenti non andrai molto lontano... esperienza personale!Comparsa ha scritto:Aggiornamento: 490 metri di cui 170 camminata e 320 di pseudocorsa.
Freddo: non pervenuto nonostante la beffarda tramontana (bene).
Stile: perfetto, appoggio solo nella metà in avanti del piede, molto comodo e attraente.
Rapporto col suolo: delirio! Già nella camminata son stati dolori, la velocità non mi ha portato a correre, ma a saltellare. Dopo 1,5h ho ancora la parte centrale del mesopiede che grida vendetta.
Conclusioni: mannaggia al dolore, se non fosse stato per quello avrei percorso un paio di chilometri. Si scivola con leggerezza. Lunedì ordine per le MR00, spero che le sensazioni siano molto simili a quelle provate oggi.

il dolore alla pianta è normale nelle prime uscite... il modo migliore per iniziare è passare qualche ora scalzo, anche in casa, prima di andare a correre. in questo modo il piede sarà un po' acclimatato e abituato agli stimoli del suolo, e l'asfalto non sarà un evento così drammatico. immagino che la 'parte anteriore del mesopiede' siano le teste metatarsali, parte debole del piede, che ti daranno parecchio fastidio finché non avrai sistemato l'appoggio e i tessuti della pianta non si saranno adeguati. attento solo a non esagerare, quando ti fa male fermati perché una frattura da stress non è n evento impossibile e sarebbe davvero un guaio...

again, just my 2 cents
in ogni caso, complimenti per il coraggio di volerci provare, molti blaterano e solo pochi tentano!
L
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- Maratoneta
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Re: Quale minimalista per cominciare
Grazie, Luca
Come sempre mi sono espresso male, omettendo particolari per me ovvi, ma non per chi legge
I doloretti che ho provato sono semplicemente le asperità e i piccolissimi oggetti che stavano sull'asfalto. I miei piedi, non essendo abituati a qualsivoglia superficie, se non un po' di spiaggia d'estate, si sono subito ribellati. Non ho provato dolori muscolari né tendinei, né subito, né dopo, anzi, l'ultima 13 km fatta 3 giorni fa mi aveva lasciato un dolore all'altezza del perone (per intendersi, quella piccola protuberanza ossea che si sente poco sotto al ginocchio, nella parte esterna, che, credo, sia l'attacco del perone) che non mi lasciava correre, be', per i 500 metri neanche me ne sono accorto, come ho reindossato le Glyc, fatti 10 zompetti mi son dovuto fermare perché il dolore era troppo forte.
Quindi, a parte i sassi, test ok

Come sempre mi sono espresso male, omettendo particolari per me ovvi, ma non per chi legge

I doloretti che ho provato sono semplicemente le asperità e i piccolissimi oggetti che stavano sull'asfalto. I miei piedi, non essendo abituati a qualsivoglia superficie, se non un po' di spiaggia d'estate, si sono subito ribellati. Non ho provato dolori muscolari né tendinei, né subito, né dopo, anzi, l'ultima 13 km fatta 3 giorni fa mi aveva lasciato un dolore all'altezza del perone (per intendersi, quella piccola protuberanza ossea che si sente poco sotto al ginocchio, nella parte esterna, che, credo, sia l'attacco del perone) che non mi lasciava correre, be', per i 500 metri neanche me ne sono accorto, come ho reindossato le Glyc, fatti 10 zompetti mi son dovuto fermare perché il dolore era troppo forte.
Quindi, a parte i sassi, test ok

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Re: Quale minimalista per cominciare
Oggi altri 10 km con le bikila...
tot 26 km in tre uscite e sto bene, niente dolori ai piedi, ma solo carne cattiva ai polpacci.
Correre a piedi praticamente nudi in mezzo alla neve è un qualcosa da provare...bellissimo!!
tot 26 km in tre uscite e sto bene, niente dolori ai piedi, ma solo carne cattiva ai polpacci.
Correre a piedi praticamente nudi in mezzo alla neve è un qualcosa da provare...bellissimo!!
Quando corro, semplicemente corro. In teoria nel vuoto. O viceversa, è anche possibile che io corra per raggiungere il vuoto. (Haruki Murakami)
HO PIU' RADUNI CHE MESSAGGI...BAAAAZINGAAAA!!
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Re: Quale minimalista per cominciare
Ebbene, finalmente ho provato le new balance mr 00.
Ho rispettato le regole e ho fatto pure meno del 10% dei km settimanali, con una uscitina di 3,3 km.
Non ho portato il cardio per non farmi influenzare, ho corso solo col gps, senza guardarlo, per avere un feedback a casa sulla corsa a sensazione che ho compiuto.
La scarpa appena messa pare secca, anni luce lontana da qualsiasi scarpa strutturata, pur se leggera e senza correzioni, anche se con una impressione di ponte fasciante.
Dopo un po' nel riscaldamento consueto, trovo che non sia nè secca nè morbida, direi che tende semplicemente, per il mio fisico, a comunicare le sensazioni della strada.
Nel primo km corso ad un ritmo da lento (che per me è tra i 4'55" e i 5'15"), percepisco qualche dolorino nell'avampiede, sulla metà esterna (e comunque con meno pressione del solito sul lato esterno), ma nulla di eccessivo. Si sentono tutti i sassolini, attutiti, e ogni crepa dell'asfalto. La scarpa è però comoda, si flette, si allunga, e quella percezione di supporto dell'arco che si ha staticamente scompare in movimento.
Chiudo il primo chilometro e mezzo e torno indietro: scoprirò dopo di aver corso all'incirca a 4'48", pur avendo dal fiato la percezione del lento. La frequenza dei passi è più o meno la stessa che ho con le green silence, quindi sui 186-188 passi al minuto.
La cosa più strana che ho percepito è che alzavo i piedi poco, meno del solito e io già avevo un passo radente! Il piede lo poggio tutto, una frazione di secondo prima l'avampiede, ma praticamente insieme al mesopiede e poi subito dopo il tallone.
Questo appoggio ho notato che mi porta a ruotare la caviglia verso l'interno più lentamente: è come se il piede poggiasse sì prima all'esterno, ma un po' più piatto, meno inclinato: questo dovrebbe scongiurare, insieme al tipo di appoggio da drop 0, l'iperpronazione.
L'avampiede è molto comodo per le dita, la scarpa è bella ampia e soprattutto fatta di un materiale molto elastico, mai costrittivo.
Alzo il passo per un km al ritmo del medio: si sente, e si sentiva già nel lento, che i polpacci tirano un poco, non sono abituati a ripartire così allungati. Nel medio la meccanica di corsa rimane simile e, devo dire, è molto confortevole: non si ha quella percezione che si ha con le strutturate del passaggio da un ritmo di lento pesante ad uno più fluido; è anche vero, però, che son partito involontariamente più veloce. Ma anche nel riscaldamento mi sentivo più fluido.
La percezione è così diversa, che alzo involontariamente il passo e al posto di fare il consueto 4'30" circa del mio medio, ho fatto 4'08". Intendiamoci, non è che la scarpa faccia risparmiare così tanto, nonostante il ridicolo peso di 185 grammi in taglia 10,5 US, è che la corsa è così diversa che le sensazioni sono falsate e bisogna ritararsi. Però ero sicuramente meno affannato di quando corro a questi ritmi.
Ora non mi fa male nulla, vedremo domani: i polpacci danno la percezione di aver lavorato e pure i quadricipiti (vista la distanza bassissima è però segno che hanno lavorato tanto rispetto al solito); anche la caviglia ha comunicato qualche vaghissimo risentimento, ma niente di che. La pianta si è presto adattata e nel medio, visti i rapidi appoggi, già non dava più fastidio. Ginocchia, anca e schiena è come se non avessero mai corso (anche se si sa che una drop 0 non li sollecita, quindi in soli 3 km sono rimasti a dormire!
).
Mi è piaciuta moltissimo la fluidità dell'azione di corsa, la scarpa accompagna tantissimo, non costringe e, al contempo non è nemmeno troppo larga. Davvero una scarpa "centrata".
Vedremo come prosegue, certo, doversi reinfilare le A4 per il resto della settimana mi fa tristezza! Alternerò con le green silence, che sono una via di mezzo tra A4 e minimaliste (ora lo posso dire con certezza, ma le avrei progettate ancor con meno drop, cioè non 8 ma 5 mm circa).
Ultima nota sul confronto tra queste scarpe e la corsa a piedi nudi: innegabilmente ci sono sensazioni simili, il piede atterra più o meno alla stessa maniera, si va più veloci di quello che si pensa. Poi, è chiaro che a piedi nudi si sente davvero tutto e si ha l'impressione di essere ancor di più una molla pronta a scattare. Ma non siamo eccessivamente distanti, è incredibile, per me, come una scarpa possa andarci così relativamente vicino!
L'ammortizzazione è simile a quella a piedi nudi, forse un poco di più, quindi ottima: la testa riceve meno colpi secchi, anzi l'azione è più fluida che con le strutturate e poi la fase di volo è molto più radente. Quindi, una volta abituati è sicuramente una scarpa da lunghi, oltre che da veloci: insomma dovrebbe essere ok per tutto, che è uno dei grandi vantaggi della corsa minimalista: se è il corpo a lavorare la scarpa è un punto di contatto minimale che non deve influenzare.
Grip: sull'umido la scarpa è buona: meglio delle A4 che ho (adrenaline) e lievemente inferiore alle green silence, che però durano molto meno come suola.
Ho rispettato le regole e ho fatto pure meno del 10% dei km settimanali, con una uscitina di 3,3 km.
Non ho portato il cardio per non farmi influenzare, ho corso solo col gps, senza guardarlo, per avere un feedback a casa sulla corsa a sensazione che ho compiuto.
La scarpa appena messa pare secca, anni luce lontana da qualsiasi scarpa strutturata, pur se leggera e senza correzioni, anche se con una impressione di ponte fasciante.
Dopo un po' nel riscaldamento consueto, trovo che non sia nè secca nè morbida, direi che tende semplicemente, per il mio fisico, a comunicare le sensazioni della strada.
Nel primo km corso ad un ritmo da lento (che per me è tra i 4'55" e i 5'15"), percepisco qualche dolorino nell'avampiede, sulla metà esterna (e comunque con meno pressione del solito sul lato esterno), ma nulla di eccessivo. Si sentono tutti i sassolini, attutiti, e ogni crepa dell'asfalto. La scarpa è però comoda, si flette, si allunga, e quella percezione di supporto dell'arco che si ha staticamente scompare in movimento.
Chiudo il primo chilometro e mezzo e torno indietro: scoprirò dopo di aver corso all'incirca a 4'48", pur avendo dal fiato la percezione del lento. La frequenza dei passi è più o meno la stessa che ho con le green silence, quindi sui 186-188 passi al minuto.
La cosa più strana che ho percepito è che alzavo i piedi poco, meno del solito e io già avevo un passo radente! Il piede lo poggio tutto, una frazione di secondo prima l'avampiede, ma praticamente insieme al mesopiede e poi subito dopo il tallone.
Questo appoggio ho notato che mi porta a ruotare la caviglia verso l'interno più lentamente: è come se il piede poggiasse sì prima all'esterno, ma un po' più piatto, meno inclinato: questo dovrebbe scongiurare, insieme al tipo di appoggio da drop 0, l'iperpronazione.
L'avampiede è molto comodo per le dita, la scarpa è bella ampia e soprattutto fatta di un materiale molto elastico, mai costrittivo.
Alzo il passo per un km al ritmo del medio: si sente, e si sentiva già nel lento, che i polpacci tirano un poco, non sono abituati a ripartire così allungati. Nel medio la meccanica di corsa rimane simile e, devo dire, è molto confortevole: non si ha quella percezione che si ha con le strutturate del passaggio da un ritmo di lento pesante ad uno più fluido; è anche vero, però, che son partito involontariamente più veloce. Ma anche nel riscaldamento mi sentivo più fluido.
La percezione è così diversa, che alzo involontariamente il passo e al posto di fare il consueto 4'30" circa del mio medio, ho fatto 4'08". Intendiamoci, non è che la scarpa faccia risparmiare così tanto, nonostante il ridicolo peso di 185 grammi in taglia 10,5 US, è che la corsa è così diversa che le sensazioni sono falsate e bisogna ritararsi. Però ero sicuramente meno affannato di quando corro a questi ritmi.
Ora non mi fa male nulla, vedremo domani: i polpacci danno la percezione di aver lavorato e pure i quadricipiti (vista la distanza bassissima è però segno che hanno lavorato tanto rispetto al solito); anche la caviglia ha comunicato qualche vaghissimo risentimento, ma niente di che. La pianta si è presto adattata e nel medio, visti i rapidi appoggi, già non dava più fastidio. Ginocchia, anca e schiena è come se non avessero mai corso (anche se si sa che una drop 0 non li sollecita, quindi in soli 3 km sono rimasti a dormire!

Mi è piaciuta moltissimo la fluidità dell'azione di corsa, la scarpa accompagna tantissimo, non costringe e, al contempo non è nemmeno troppo larga. Davvero una scarpa "centrata".
Vedremo come prosegue, certo, doversi reinfilare le A4 per il resto della settimana mi fa tristezza! Alternerò con le green silence, che sono una via di mezzo tra A4 e minimaliste (ora lo posso dire con certezza, ma le avrei progettate ancor con meno drop, cioè non 8 ma 5 mm circa).
Ultima nota sul confronto tra queste scarpe e la corsa a piedi nudi: innegabilmente ci sono sensazioni simili, il piede atterra più o meno alla stessa maniera, si va più veloci di quello che si pensa. Poi, è chiaro che a piedi nudi si sente davvero tutto e si ha l'impressione di essere ancor di più una molla pronta a scattare. Ma non siamo eccessivamente distanti, è incredibile, per me, come una scarpa possa andarci così relativamente vicino!
L'ammortizzazione è simile a quella a piedi nudi, forse un poco di più, quindi ottima: la testa riceve meno colpi secchi, anzi l'azione è più fluida che con le strutturate e poi la fase di volo è molto più radente. Quindi, una volta abituati è sicuramente una scarpa da lunghi, oltre che da veloci: insomma dovrebbe essere ok per tutto, che è uno dei grandi vantaggi della corsa minimalista: se è il corpo a lavorare la scarpa è un punto di contatto minimale che non deve influenzare.
Grip: sull'umido la scarpa è buona: meglio delle A4 che ho (adrenaline) e lievemente inferiore alle green silence, che però durano molto meno come suola.