Non te la prendere, vedrai che la prossima recupererai. Sei stato GRANDE lo stesso, anche solo per averci provatoPalmer69 ha scritto:...Sinceramente ora sono particolarmente "depresso".
Ora 2 settimane di riposo e poi piano piano si ricomincia a correre.
Maratona di Firenze 2008
Moderatori: franchino, runmarco, deuterio, Evuelledi
-
zartax
Re: Maratona di Firenze 2008
-
ezio79
- Mezzofondista
- Messaggi: 140
- Iscritto il: 28 lug 2007, 11:50
- Località: SBT
Re: Maratona di Firenze 2008
le previsioni non ci davano scampo da quasi due settimane: l'ultimo weekend di novembre sarebbe stato abbondantemente piovoso in tutta Italia ed in particolare in Toscana, ma l'iscrizione alla firenze marathon era ormai stata fatta da quasi sei mesi ed eravamo tutti pronti a partire, per cui lentamente ci siamo "rassegnati" all'idea di correre sotto l'acqua; in fondo - mi sono detto - è un'esperienza da provare.
Così sabato mattina siamo partiti con un pulmino in otto per Firenze.
All'expo - come da accordi - ci siamo incontrati con vari amici tra cui Airone, Fulgur e Pirata con i quali siamo andati a scambiare quattro chiacchiere degustando qualche specialità locale al Pallaio (i dovuti ringraziamenti al buon Michele che ha provveduto ad organizzare magistralmente il pranzo e la cena!).
Poi è iniziata l'avventura per arrivare all'albergo: infatti tra zone a traffico limitato e cantieri aperti abbiamo impiegato una vita per giungere a destinazione.
Quindi passeggiata di rito per la città e poi puntuali a cena ...
... per fortuna che seguendo giudiziosi consigli abbiamo prenotato, perché quando siamo arrivati alle 19.30 il grande locale era già tutto pieno e con una lunga fila fuori!
Altri due passi, per i più ghiotti e meno scrupolosi (tra cui il sottoscritto
) la concessione di un gustoso gelato e quindi a nanna.
Sveglia poco prima delle 6, mega colazione, preparazione e via verso il lungarno.
Optiamo per un abbigliamento medio leggero: canotta e short estivi con sotto intimo tecnico oltre al provvidenziale sacco-impermeabile ed i guanti; fondamentale anche l'olio che spalmo con abbondanza su braccia e gambe.
Arriviamo al piazzale Michelangelo ed entriamo in griglia sotto la pioggia copiosa e crescente.
Siamo coscienti che la strada è bagnata e viscida e le scarpe presto si inzupperanno di acqua moltiplicando il loro peso; questo ci scoraggia un pò tutti dal provare a perseguire i piccoli grandi obiettivi che ci si è prefissi, ma siamo comunque ansiosi di correre.
Intanto ci accorgiamo che fermi in griglia e sottoposti ad acqua e vento la mite temperatura assomiglia piuttosto al gelo.
Finalmente si parte, passo tra i primissimi l'arco del via, ma i compagni di avventura non mi hanno seguito con altrettanto slancio, così tra l'attesa, la lieve salita e la confusione iniziale il primo km è lentissimo; poi inizia la discesa ed il ritmo migliora.
Passiamo i primi 5km in circa 20' come da programma, ma i miei amici mi fanno capire che non se la sentono di proseguire e mi invitano ad andare.
Io proseguo con un runner della mia zona che non conoscevo, ma che - ironia della sorte - aveva già corso praticamente con i miei stessi tempi altre 2 maratone negli ultimi mesi.
Il ritmo è perfetto e la pioggia si dirada, ma il freddo iniziale ha generato qualche inusuale dolorino di stomaco, faccio una prima veloce sosta al 18km, la situazione sembra migliorare, ma è solo una illusione.
Così dopo aver ottimamente passato la mezza avviso il mio compagno di avventura che dovrò fermarmi ancora e lo saluto con un "in bocca al lupo".
Per fortuna trovo un bagno chimico.
Quando riparto sto finalmente bene, un pò demoralizzato, ma bene; ritrovo subito uno dei due amici che avevo lasciato ad inizio gara, spero di porter proseguire insieme, ma mi spiega che non ce la fa.
Così inizio, solo, riprendendo il ritmo, una lunga rincorsa.
Faccio fatica a trattenermi perché le gambe vorrebbero andare, ma so che c'è ancora tanta strada da fare.
Però più passano i km e più mi sento bene.
Passo i due terzi di gara ed il 30mo km, secondo molti runners il vero inizio della maratona.
Tra i tanti che sorpasso mi si accoda un inglese, proseguiamo insieme per alcuni km, ogni tanto si attarda appena, ma preferisco procedere in compagnia.
Le cascine, incubo dei corridori della firenze marathon, e inizio delle mie sofferenze nel 2007, scorrono via come una tranquilla passeggiata al parco la domenica mattina.
Al 33 penso serenamente che potrebbe essere un terzo della più classica delle ultramarathon; è un altro ottimo segnale e continuo ad aumentare leggermente, tanto che l'inglese mi saluta.
Non sento la fatica, l'umidità le scarpe che, ormai, dopo tante pozzanghere sono delle barche, e continuo a spingere: gli ultimi km volo a 3'45" min/km in mezzo alla fatica generale (di solito sono anche io in quelle condizioni
).
Cerco gli sguardi e le voci degli amici che dovrebbero aspettarmi nel finale, ma non riconosco nessuno.
Passo il traguardo leggendo con gioia il dato cronometrico; ma soprattutto sono soddisfatto perché avevo spinto, ne avevo ancora e stavo bene!
Vesto la medaglia e mi avvio a recuperare la sacca sul lungarno ... la mia è collocata nell'ultimo container ed è decisamente lontana dall'arrivo considerando che una
volta smesso di correre non fa certo caldo l'organizzazione potrebbe trovare una soluzione migliore (Venezia con tutti i problemi logistici del caso le consegna pochi metri dopo l'arrivo ...).
Qualche telefonata, albergo, doccia ed attendo gli amici per conoscere la loro avvenuta e ripartire alla volta di casa dove ci aspettano i festeggiamenti per l'avventura ed il mio compleanno!
Così sabato mattina siamo partiti con un pulmino in otto per Firenze.
All'expo - come da accordi - ci siamo incontrati con vari amici tra cui Airone, Fulgur e Pirata con i quali siamo andati a scambiare quattro chiacchiere degustando qualche specialità locale al Pallaio (i dovuti ringraziamenti al buon Michele che ha provveduto ad organizzare magistralmente il pranzo e la cena!).
Poi è iniziata l'avventura per arrivare all'albergo: infatti tra zone a traffico limitato e cantieri aperti abbiamo impiegato una vita per giungere a destinazione.
Quindi passeggiata di rito per la città e poi puntuali a cena ...
... per fortuna che seguendo giudiziosi consigli abbiamo prenotato, perché quando siamo arrivati alle 19.30 il grande locale era già tutto pieno e con una lunga fila fuori!
Altri due passi, per i più ghiotti e meno scrupolosi (tra cui il sottoscritto
Sveglia poco prima delle 6, mega colazione, preparazione e via verso il lungarno.
Optiamo per un abbigliamento medio leggero: canotta e short estivi con sotto intimo tecnico oltre al provvidenziale sacco-impermeabile ed i guanti; fondamentale anche l'olio che spalmo con abbondanza su braccia e gambe.
Arriviamo al piazzale Michelangelo ed entriamo in griglia sotto la pioggia copiosa e crescente.
Siamo coscienti che la strada è bagnata e viscida e le scarpe presto si inzupperanno di acqua moltiplicando il loro peso; questo ci scoraggia un pò tutti dal provare a perseguire i piccoli grandi obiettivi che ci si è prefissi, ma siamo comunque ansiosi di correre.
Intanto ci accorgiamo che fermi in griglia e sottoposti ad acqua e vento la mite temperatura assomiglia piuttosto al gelo.
Finalmente si parte, passo tra i primissimi l'arco del via, ma i compagni di avventura non mi hanno seguito con altrettanto slancio, così tra l'attesa, la lieve salita e la confusione iniziale il primo km è lentissimo; poi inizia la discesa ed il ritmo migliora.
Passiamo i primi 5km in circa 20' come da programma, ma i miei amici mi fanno capire che non se la sentono di proseguire e mi invitano ad andare.
Io proseguo con un runner della mia zona che non conoscevo, ma che - ironia della sorte - aveva già corso praticamente con i miei stessi tempi altre 2 maratone negli ultimi mesi.
Il ritmo è perfetto e la pioggia si dirada, ma il freddo iniziale ha generato qualche inusuale dolorino di stomaco, faccio una prima veloce sosta al 18km, la situazione sembra migliorare, ma è solo una illusione.
Così dopo aver ottimamente passato la mezza avviso il mio compagno di avventura che dovrò fermarmi ancora e lo saluto con un "in bocca al lupo".
Per fortuna trovo un bagno chimico.
Quando riparto sto finalmente bene, un pò demoralizzato, ma bene; ritrovo subito uno dei due amici che avevo lasciato ad inizio gara, spero di porter proseguire insieme, ma mi spiega che non ce la fa.
Così inizio, solo, riprendendo il ritmo, una lunga rincorsa.
Faccio fatica a trattenermi perché le gambe vorrebbero andare, ma so che c'è ancora tanta strada da fare.
Però più passano i km e più mi sento bene.
Passo i due terzi di gara ed il 30mo km, secondo molti runners il vero inizio della maratona.
Tra i tanti che sorpasso mi si accoda un inglese, proseguiamo insieme per alcuni km, ogni tanto si attarda appena, ma preferisco procedere in compagnia.
Le cascine, incubo dei corridori della firenze marathon, e inizio delle mie sofferenze nel 2007, scorrono via come una tranquilla passeggiata al parco la domenica mattina.
Al 33 penso serenamente che potrebbe essere un terzo della più classica delle ultramarathon; è un altro ottimo segnale e continuo ad aumentare leggermente, tanto che l'inglese mi saluta.
Non sento la fatica, l'umidità le scarpe che, ormai, dopo tante pozzanghere sono delle barche, e continuo a spingere: gli ultimi km volo a 3'45" min/km in mezzo alla fatica generale (di solito sono anche io in quelle condizioni
Cerco gli sguardi e le voci degli amici che dovrebbero aspettarmi nel finale, ma non riconosco nessuno.
Passo il traguardo leggendo con gioia il dato cronometrico; ma soprattutto sono soddisfatto perché avevo spinto, ne avevo ancora e stavo bene!
Vesto la medaglia e mi avvio a recuperare la sacca sul lungarno ... la mia è collocata nell'ultimo container ed è decisamente lontana dall'arrivo considerando che una
volta smesso di correre non fa certo caldo l'organizzazione potrebbe trovare una soluzione migliore (Venezia con tutti i problemi logistici del caso le consegna pochi metri dopo l'arrivo ...).
Qualche telefonata, albergo, doccia ed attendo gli amici per conoscere la loro avvenuta e ripartire alla volta di casa dove ci aspettano i festeggiamenti per l'avventura ed il mio compleanno!
Dell 510m: p-m 715 | 512mb | 60gb@5,4k | 15" || Logitech V200
Sagem MyX8 || Muvo C100Sport & Mediacom Jukebox 180 4gb || Panasonic FZ2 & Fuji F30 || SONY trv14
ICE1695: 3200+ | asrock939dual | GEIL UltraX | raid0 | ati AIW 9000pro | Enermax | AC901
Sagem MyX8 || Muvo C100Sport & Mediacom Jukebox 180 4gb || Panasonic FZ2 & Fuji F30 || SONY trv14
ICE1695: 3200+ | asrock939dual | GEIL UltraX | raid0 | ati AIW 9000pro | Enermax | AC901
-
ezio79
- Mezzofondista
- Messaggi: 140
- Iscritto il: 28 lug 2007, 11:50
- Località: SBT
Re: Maratona di Firenze 2008
anche io ho migliorato la prestazione dello scorso anno, ma non ho letto da nessuna parte della "promozione" per il 2009, potreste indicarmi dove l'avete trovato, graziecleval ha scritto:...
Comunque mi sono guadagnato questa bella medaglia del fiorino, e soprattuto avendo migliorato la prestazione dello scorso anno, avrò la prossima iscrizione gratis come da promozione della firenze marathon...
Dell 510m: p-m 715 | 512mb | 60gb@5,4k | 15" || Logitech V200
Sagem MyX8 || Muvo C100Sport & Mediacom Jukebox 180 4gb || Panasonic FZ2 & Fuji F30 || SONY trv14
ICE1695: 3200+ | asrock939dual | GEIL UltraX | raid0 | ati AIW 9000pro | Enermax | AC901
Sagem MyX8 || Muvo C100Sport & Mediacom Jukebox 180 4gb || Panasonic FZ2 & Fuji F30 || SONY trv14
ICE1695: 3200+ | asrock939dual | GEIL UltraX | raid0 | ati AIW 9000pro | Enermax | AC901
-
FULGUR
- Aspirante Ultramaratoneta
- Messaggi: 571
- Iscritto il: 26 lug 2007, 23:32
- Località: Pontedera (PI)
Re: Maratona di Firenze 2008
impressionante (e x me impietosoFULGUR ha scritto:cleval ha scritto: cronometraggio intemedi e video .... cerca il tuo nome e clicca sulla telecamera
http://www.tds-live.com
"dalla corsa alla bici ne passano in tanti, il contrario è difficile" ... io ogni anno!
P.B. MARATONA (Reggio Emilia 09) 3h 28'43'', MEZZA (Livorno 09) 1h 36'53''
Obiettivi 2013: Firenze Marathon
P.B. MARATONA (Reggio Emilia 09) 3h 28'43'', MEZZA (Livorno 09) 1h 36'53''
Obiettivi 2013: Firenze Marathon
-
FULGUR
- Aspirante Ultramaratoneta
- Messaggi: 571
- Iscritto il: 26 lug 2007, 23:32
- Località: Pontedera (PI)
Re: Maratona di Firenze 2008
ecco spiegato il ritardo dal 21° al 25° km che avevo visto sugli intertempi (avevo pensato ad una oscura tatticaezio79 ha scritto:
Così dopo aver ottimamente passato la mezza avviso il mio compagno di avventura che dovrò fermarmi ancora e lo saluto con un "in bocca al lupo".
Per fortuna trovo un bagno chimico.
Quando riparto sto finalmente bene, un pò demoralizzato, ma bene; ritrovo subito uno dei due amici che avevo lasciato ad inizio gara, spero di porter proseguire insieme, ma mi spiega che non ce la fa.
....un tempo finale, che in condizioni ottimali, lascia sperare in ampi margini di miglioramento
"dalla corsa alla bici ne passano in tanti, il contrario è difficile" ... io ogni anno!
P.B. MARATONA (Reggio Emilia 09) 3h 28'43'', MEZZA (Livorno 09) 1h 36'53''
Obiettivi 2013: Firenze Marathon
P.B. MARATONA (Reggio Emilia 09) 3h 28'43'', MEZZA (Livorno 09) 1h 36'53''
Obiettivi 2013: Firenze Marathon
-
marcello
- Ultramaratoneta
- Messaggi: 1709
- Iscritto il: 25 set 2008, 10:36
- Località: Lecce
Re: Maratona di Firenze 2008
E' un piacere leggere i vostri report.
Siete capaci di far vivere, anche a chi non ha corso, le sensazioni della gara.
Bravi a tutti.

Siete capaci di far vivere, anche a chi non ha corso, le sensazioni della gara.
Bravi a tutti.
-
FULGUR
- Aspirante Ultramaratoneta
- Messaggi: 571
- Iscritto il: 26 lug 2007, 23:32
- Località: Pontedera (PI)
Re: Maratona di Firenze 2008
Forza Palmer!Palmer69 ha scritto:FULGUR ha scritto:Come diceva lo speaker alla partenza è stata una giornata eroica
giornata da schifo per il sottoscritto!!
al 26, 27 mi sono ritirato per "uscita di sostanze strane dal cavo orale".......![]()
Sinceramente ora sono particolarmente "depresso".
Ora 2 settimane di riposo e poi piano piano si ricomincia a correre.
... riprenditi e guarda con grinta ad un prossimo obiettivo!
... e per quanto possibile, cerca di trarre qualche insegnamento anche dall'esperienza non positiva di ieri .
"dalla corsa alla bici ne passano in tanti, il contrario è difficile" ... io ogni anno!
P.B. MARATONA (Reggio Emilia 09) 3h 28'43'', MEZZA (Livorno 09) 1h 36'53''
Obiettivi 2013: Firenze Marathon
P.B. MARATONA (Reggio Emilia 09) 3h 28'43'', MEZZA (Livorno 09) 1h 36'53''
Obiettivi 2013: Firenze Marathon
-
bibe
- Aspirante Ultramaratoneta
- Messaggi: 714
- Iscritto il: 12 nov 2007, 14:14
- Località: Brescia
Re: Maratona di Firenze 2008
Prima che i dettagli del bel weekend fiorentino si perdano tra gli impegni quotidiani, provo a raccontare i due giorni intensi e più che soddisfacenti passati a Firenze.
Sabato 29
Il viaggio in treno (Eurostar diretto Brescia-Firenze) è stato rilassante e, non avendo impegni particolari prima di pranzo, non ho dato peso alla mezz'ora di ritardo… L'autobus ha raggiunto in fretta la zona centrale di Firenze, ma dopo 10 minuti di coda in cui l'autobus ha percorso un centinaio di metri, ho raggiunto a piedi - senza difficoltà - l'albergo, ho lasciato il bagaglio e mi sono diretto in piazza della Signoria per l'appuntamento delle 12 “sotto il David" con Ezio, Simonetta, alcuni blogtrotters (Gian Carlo, Brant, Master Runners) e gli “orange" della Running Evolution, presidentissimo in testa, coi quali abbiamo raggiunto l'ottimo ristorante segnalatoci da Francarun.
Dopo il pranzo (ottimo davvero, ma non proprio frugale…) sono ripassato in albergo per una doccia e un po' di relax, prima di raggiungere l'expo (sempre a piedi) dove ho passato un paio d'ore divertenti con i blogtrotters (aspetto una foto per pubblicarla!) e ho conosciuto Orlando Pizzolato e la moglie Ilaria, davvero simpaticissimi. Prima di lasciare l'expo sono anche riuscito a vedere Tarcisio, che (non ci volevo credere…) aveva più o meno il mio stesso obiettivo cronometrico e col quale mi sono accordato per trovarci l'indomani alle 8.30 al centro di piazzale Michelangelo.
Sono tornato in albergo in auto, grazie a Daniele e Monica, e ci siamo dati appuntamento per la cena in una trattoria in viale Michelangelo, che pensavo di raggiungere a piedi. Mentre aspettavo in camera, preparando tutte le possibili combinazioni di vestiario per l'indomani, Gianluca (Master) mi chiama e mi avvisa che sarebbe passato a prendermi in piazza Indipendenza, giusto a 200 metri dal mio albergo… ottimo! Mi reco all'appuntamento, ci trovo Daniele e Monica e vengo a sapere che la cena (regolarmente prenotata…) è stata annullata! Peccato per Master, che ha chiamato per disdire tutto, ma per me è stata una pacchia… cenare a pochi metri dall'albergo mi ha permesso di essere a nanna per le 11! Il ritrovo per l'indomani è per le otto precise “sotto il David".
Domenica 30
La prima sveglia suona alle 6: mi rendo conto che mi devo alzare, ma so di poter contare sulla seconda, puntata alle 6:15 (e su una terza, di emergenza, alle 7) e dormo ancora un po'. Un'occhiata al cielo (coperto e con serie minacce di pioggia) e decido di mettere la maglia traforata sotto la magliettina e la canottiera col pettorale. Per ogni evenienza, ho dei manicotti da ciclista e i guanti…
Dopo la colazione alle 7 con un gruppetto di maratoneti, piuttosto preoccupati per il tempo, mi preparo e raggiungo “il David" alle otto precise. Non c'è ancora nessuno dei blogtrotters: dopo una decina di minuti sento Daniele, che mi dice che è in arrivo con Monica, e che si trovano a trecento metri dal David. Aspetto un'altra decina di minuti prima di risentire Daniele e di scoprire che “il David" a cui si riferiva è quello di piazzale Michelangelo, mentre io sono ancora in piazza della Signoria!
Cerco di non agitarmi inutilmente e mi reco al deposito borse: il tempo di togliere la tuta e inizia a piovere in maniera piuttosto intensa… andiamo bene! Approfitto del sacco impermeabile fornito dall'organizzazione, lascio la borsa e prendo una delle numerose navette. All'apertura delle porte in piazzale Michelangelo la pioggia è più che insistente, ma almeno sono arrivato senza dover correre prima del dovuto!
Peccato per non aver potuto fare foto con i blogtrotters, e nemmeno con i ragazzi di runningforum, ma in mezzo a tanta gente (meglio, a tanti sacchi tutti uguali) è praticamente impossibile trovarsi.
Con un colpo di fortuna vedo Tarcisio prima di entrare nelle gabbie, e riusciamo a posizionarci abbastanza avanti rispetto all'ingresso della gabbia (comunque, per il passaggio sul tappeto della partenza ci vorranno quasi quattro minuti!). Il tempo prima della partenza sembra non passare mai, e la pioggia è sempre più forte: decido che, se non avrò impicci, correrò con il sacco impermeabile finchè la pioggia non diminuirà.
La partenza è come sempre lenta, mi sforzo di non effettuare sorpassi azzardati e di tenere il più possibile un ritmo uniforme.
Purtroppo devo salutare Tarcisio: l'attesa sotto l'acqua e al freddo mi costringono ad un pit-stop “tecnico" dietro un cespuglio e continuo a non avere intenzione di rischiare una caviglia. Non ho intenzione di farmi assillare dal ritmo che sto tenendo: punto alle 3:50′, ma non voglio strafare e vorrei passare alla mezza intorno all'ora e 55. Il ritmo da tenere sarebbe quindi 5′27″: mi impongo comunque di tenere un'andatura comoda e di guardare il cronometro solo ai passaggi sui tappeti, ogni 5 km.
Fortunatamente, già nel terzo km la pioggia scende decisamente più leggera. Lascio la zavorra del sacco impermeabile poco prima di terminare la discesa da piazzale Michelangelo e durante il quarto km la pioggia smette del tutto, per poi riprende leggera e smettere definitivamente prima del ristoro del 5° km, che salto sorpassando un bel gruppo di maratoneti. Il passaggio al 5° km dice 27′51″ di realtime, ampiamente in linea con le previsioni (considerando il “traffico" dei primi km e il pit-stop).
In lontananza vedo dei palloncini: che siano quelli delle 3:45′? Rilasso ancora un po' l'andatura, già prudente, ma i palloncini si avvicinano “inesorabilmente" e, per fortuna, mi rendo conto che sono quelli delle quattro ore. Li sorpasso, non senza un minimo di difficoltà visto il numero di podisti accodati ai pacer, poco prima del ristoro del 10° km, dove prendo un bicchiere d'acqua e proseguo. Il parziale è di 26′57″, leggermente più veloce del previsto, ma le sensazioni sono ottime e proseguo cauto.
Al ristoro del km 15 scelgo un bicchiere di sali, rallentando giusto per riuscire a bere e ripartendo sempre tranquillo. Il parziale al km 15 è di 27′42″, mi sento proprio bene e, nonostante il ritmo regolare, continuo a sorpassare gente. In zona stadio riconosco il punto esatto in cui l'anno scorso, all'esordio in maratona, mi sono fermato a camminare per la prima volta, pagando la partenza davvero troppo allegra e il “macigno" psicologico dei tanti, tantissimi km ancora da percorrere. Adesso invece mi sento come se potessi continuare a correre per tutta la giornata, ai ristori cammino qualche decina di metri giusto per bere senza pressioni e riparto con un ritmo regolare. Passo alla mezza in 1:55′04″ (neanche fossi Gian Carlo!) e rientriamo verso il centro città, prima della puntata al famigerato parco delle Cascine.
Ogni tanto do un'occhiata al cronometro, guardando solo il ritmo medio totale (che oscilla tra i 5′23″ e i 5′24″, ma il Garmin accumula regolarmente qualche decina di metri in più del percorso “ufficiale"). Di Tarcisio neppure l'ombra, ma visto il divario sulle distanze più corte, penso che abbia preso un ritmo sensibilmente più veloce del mio e spero di ritrovarlo al traguardo. Dopo il passaggio ai 25 km (in 2:16′55″) comincio a sentire la fatica, ma procedo cercando di stare il più rilassato possibile. Non voglio fermarmi se non al prossimo ristoro, e anche se la tentazione di inserire una pausa al passo anche allo spugnaggio del km 27,5 è forte, proseguo. Com'è arrivata, questa piccola crisi passa e (me ne sono reso conto solo guardando i parziali) infilo il parziale più veloce proprio qui: 26′45″ dal km 25 al 30.
Il parco delle Cascine è psicologicamente devastante, esattamente come me lo ricordavo l'anno scorso, però stavolta sono “nell'altro gruppo": nonostante il ritmo un pochino più lento (28′53″ il parziale al km 35, compresa la pausa al passo che mi sono concesso al ristoro), sorpasso sempre più gente. Vedo comunque che riesco a tenere un ritmo regolare, e comincio a fare i primi conti: sono praticamente sicuro di riuscire ad abbattere il famigerato muro delle 4 ore, sono in largo anticipo e - almeno come real-time - sono più vicino alle 3:50′ che alle 4:00′. Anche questo pensiero contribuisce a farmi mantenere un'andatura abbastanza sciolta, anche se devo rallentare leggermente: ogni tentativo di aumentare la velocità si trasforma in un principio di crampi.
Cammino per una cinquantina di metri anche allo spugnaggio del km 37,5, e passo al km 40 in 3:41′47″. Il parziale (29′14″) è il peggiore, ma ormai è fatta e provo a correre alla massima velocità che mi permetta di non soffrire di crampi: riconosco Andrea, col quale corro qualche centinaio di metri prima di percorrere l'ultimo lungarno e rientrare verso piazza Santa Croce.
Chiudo la maratona in 3:57′27″ (real-time 3:53′49″), in condizioni fisiche accettabili e contentissimo di aver abbattuto il muro delle 4 ore proprio a Firenze, dopo un anno (e cinque maratone) dopo l'esordio sulla distanza.
Aspetto Andrea, che arriva poco dopo, e mi incammino verso il deposito borse. La “passeggiata" è interminabile, ma vedo parecchi amici (Ivana, Massimiliano, Fabio, Gian Carlo, Master Runners, Brant) e raggiungo il camion quando già sento parecchio freddo… però con dei vestiti asciutti va tutto molto meglio e, visto l'orario, riparto subito per l'albergo, dove riesco a fare una doccia prima di partire per la stazione.
Chiudo qui il racconto della domenica, il viaggio di ritorno è stato una mezza odissea (ritardi su ritardi, cambi di treno…) ma sono comunque arrivato sano e salvo a casa, felice di aver raccolto i frutti degli allenamenti iniziati a ferragosto e che, nonostante i pochissimi lunghi, mi hanno permesso di ottenere di nuovo un personale in maratona. Tra l'altro, abbassare il tempo ufficiale dell'anno scorso (4:02′30″) mi permetterà di iscrivermi gratuitamente alla maratona del 2009.
Sabato 29
Il viaggio in treno (Eurostar diretto Brescia-Firenze) è stato rilassante e, non avendo impegni particolari prima di pranzo, non ho dato peso alla mezz'ora di ritardo… L'autobus ha raggiunto in fretta la zona centrale di Firenze, ma dopo 10 minuti di coda in cui l'autobus ha percorso un centinaio di metri, ho raggiunto a piedi - senza difficoltà - l'albergo, ho lasciato il bagaglio e mi sono diretto in piazza della Signoria per l'appuntamento delle 12 “sotto il David" con Ezio, Simonetta, alcuni blogtrotters (Gian Carlo, Brant, Master Runners) e gli “orange" della Running Evolution, presidentissimo in testa, coi quali abbiamo raggiunto l'ottimo ristorante segnalatoci da Francarun.
Dopo il pranzo (ottimo davvero, ma non proprio frugale…) sono ripassato in albergo per una doccia e un po' di relax, prima di raggiungere l'expo (sempre a piedi) dove ho passato un paio d'ore divertenti con i blogtrotters (aspetto una foto per pubblicarla!) e ho conosciuto Orlando Pizzolato e la moglie Ilaria, davvero simpaticissimi. Prima di lasciare l'expo sono anche riuscito a vedere Tarcisio, che (non ci volevo credere…) aveva più o meno il mio stesso obiettivo cronometrico e col quale mi sono accordato per trovarci l'indomani alle 8.30 al centro di piazzale Michelangelo.
Sono tornato in albergo in auto, grazie a Daniele e Monica, e ci siamo dati appuntamento per la cena in una trattoria in viale Michelangelo, che pensavo di raggiungere a piedi. Mentre aspettavo in camera, preparando tutte le possibili combinazioni di vestiario per l'indomani, Gianluca (Master) mi chiama e mi avvisa che sarebbe passato a prendermi in piazza Indipendenza, giusto a 200 metri dal mio albergo… ottimo! Mi reco all'appuntamento, ci trovo Daniele e Monica e vengo a sapere che la cena (regolarmente prenotata…) è stata annullata! Peccato per Master, che ha chiamato per disdire tutto, ma per me è stata una pacchia… cenare a pochi metri dall'albergo mi ha permesso di essere a nanna per le 11! Il ritrovo per l'indomani è per le otto precise “sotto il David".
Domenica 30
La prima sveglia suona alle 6: mi rendo conto che mi devo alzare, ma so di poter contare sulla seconda, puntata alle 6:15 (e su una terza, di emergenza, alle 7) e dormo ancora un po'. Un'occhiata al cielo (coperto e con serie minacce di pioggia) e decido di mettere la maglia traforata sotto la magliettina e la canottiera col pettorale. Per ogni evenienza, ho dei manicotti da ciclista e i guanti…
Dopo la colazione alle 7 con un gruppetto di maratoneti, piuttosto preoccupati per il tempo, mi preparo e raggiungo “il David" alle otto precise. Non c'è ancora nessuno dei blogtrotters: dopo una decina di minuti sento Daniele, che mi dice che è in arrivo con Monica, e che si trovano a trecento metri dal David. Aspetto un'altra decina di minuti prima di risentire Daniele e di scoprire che “il David" a cui si riferiva è quello di piazzale Michelangelo, mentre io sono ancora in piazza della Signoria!
Cerco di non agitarmi inutilmente e mi reco al deposito borse: il tempo di togliere la tuta e inizia a piovere in maniera piuttosto intensa… andiamo bene! Approfitto del sacco impermeabile fornito dall'organizzazione, lascio la borsa e prendo una delle numerose navette. All'apertura delle porte in piazzale Michelangelo la pioggia è più che insistente, ma almeno sono arrivato senza dover correre prima del dovuto!
Peccato per non aver potuto fare foto con i blogtrotters, e nemmeno con i ragazzi di runningforum, ma in mezzo a tanta gente (meglio, a tanti sacchi tutti uguali) è praticamente impossibile trovarsi.
Con un colpo di fortuna vedo Tarcisio prima di entrare nelle gabbie, e riusciamo a posizionarci abbastanza avanti rispetto all'ingresso della gabbia (comunque, per il passaggio sul tappeto della partenza ci vorranno quasi quattro minuti!). Il tempo prima della partenza sembra non passare mai, e la pioggia è sempre più forte: decido che, se non avrò impicci, correrò con il sacco impermeabile finchè la pioggia non diminuirà.
La partenza è come sempre lenta, mi sforzo di non effettuare sorpassi azzardati e di tenere il più possibile un ritmo uniforme.
Purtroppo devo salutare Tarcisio: l'attesa sotto l'acqua e al freddo mi costringono ad un pit-stop “tecnico" dietro un cespuglio e continuo a non avere intenzione di rischiare una caviglia. Non ho intenzione di farmi assillare dal ritmo che sto tenendo: punto alle 3:50′, ma non voglio strafare e vorrei passare alla mezza intorno all'ora e 55. Il ritmo da tenere sarebbe quindi 5′27″: mi impongo comunque di tenere un'andatura comoda e di guardare il cronometro solo ai passaggi sui tappeti, ogni 5 km.
Fortunatamente, già nel terzo km la pioggia scende decisamente più leggera. Lascio la zavorra del sacco impermeabile poco prima di terminare la discesa da piazzale Michelangelo e durante il quarto km la pioggia smette del tutto, per poi riprende leggera e smettere definitivamente prima del ristoro del 5° km, che salto sorpassando un bel gruppo di maratoneti. Il passaggio al 5° km dice 27′51″ di realtime, ampiamente in linea con le previsioni (considerando il “traffico" dei primi km e il pit-stop).
In lontananza vedo dei palloncini: che siano quelli delle 3:45′? Rilasso ancora un po' l'andatura, già prudente, ma i palloncini si avvicinano “inesorabilmente" e, per fortuna, mi rendo conto che sono quelli delle quattro ore. Li sorpasso, non senza un minimo di difficoltà visto il numero di podisti accodati ai pacer, poco prima del ristoro del 10° km, dove prendo un bicchiere d'acqua e proseguo. Il parziale è di 26′57″, leggermente più veloce del previsto, ma le sensazioni sono ottime e proseguo cauto.
Al ristoro del km 15 scelgo un bicchiere di sali, rallentando giusto per riuscire a bere e ripartendo sempre tranquillo. Il parziale al km 15 è di 27′42″, mi sento proprio bene e, nonostante il ritmo regolare, continuo a sorpassare gente. In zona stadio riconosco il punto esatto in cui l'anno scorso, all'esordio in maratona, mi sono fermato a camminare per la prima volta, pagando la partenza davvero troppo allegra e il “macigno" psicologico dei tanti, tantissimi km ancora da percorrere. Adesso invece mi sento come se potessi continuare a correre per tutta la giornata, ai ristori cammino qualche decina di metri giusto per bere senza pressioni e riparto con un ritmo regolare. Passo alla mezza in 1:55′04″ (neanche fossi Gian Carlo!) e rientriamo verso il centro città, prima della puntata al famigerato parco delle Cascine.
Ogni tanto do un'occhiata al cronometro, guardando solo il ritmo medio totale (che oscilla tra i 5′23″ e i 5′24″, ma il Garmin accumula regolarmente qualche decina di metri in più del percorso “ufficiale"). Di Tarcisio neppure l'ombra, ma visto il divario sulle distanze più corte, penso che abbia preso un ritmo sensibilmente più veloce del mio e spero di ritrovarlo al traguardo. Dopo il passaggio ai 25 km (in 2:16′55″) comincio a sentire la fatica, ma procedo cercando di stare il più rilassato possibile. Non voglio fermarmi se non al prossimo ristoro, e anche se la tentazione di inserire una pausa al passo anche allo spugnaggio del km 27,5 è forte, proseguo. Com'è arrivata, questa piccola crisi passa e (me ne sono reso conto solo guardando i parziali) infilo il parziale più veloce proprio qui: 26′45″ dal km 25 al 30.
Il parco delle Cascine è psicologicamente devastante, esattamente come me lo ricordavo l'anno scorso, però stavolta sono “nell'altro gruppo": nonostante il ritmo un pochino più lento (28′53″ il parziale al km 35, compresa la pausa al passo che mi sono concesso al ristoro), sorpasso sempre più gente. Vedo comunque che riesco a tenere un ritmo regolare, e comincio a fare i primi conti: sono praticamente sicuro di riuscire ad abbattere il famigerato muro delle 4 ore, sono in largo anticipo e - almeno come real-time - sono più vicino alle 3:50′ che alle 4:00′. Anche questo pensiero contribuisce a farmi mantenere un'andatura abbastanza sciolta, anche se devo rallentare leggermente: ogni tentativo di aumentare la velocità si trasforma in un principio di crampi.
Cammino per una cinquantina di metri anche allo spugnaggio del km 37,5, e passo al km 40 in 3:41′47″. Il parziale (29′14″) è il peggiore, ma ormai è fatta e provo a correre alla massima velocità che mi permetta di non soffrire di crampi: riconosco Andrea, col quale corro qualche centinaio di metri prima di percorrere l'ultimo lungarno e rientrare verso piazza Santa Croce.
Chiudo la maratona in 3:57′27″ (real-time 3:53′49″), in condizioni fisiche accettabili e contentissimo di aver abbattuto il muro delle 4 ore proprio a Firenze, dopo un anno (e cinque maratone) dopo l'esordio sulla distanza.
Aspetto Andrea, che arriva poco dopo, e mi incammino verso il deposito borse. La “passeggiata" è interminabile, ma vedo parecchi amici (Ivana, Massimiliano, Fabio, Gian Carlo, Master Runners, Brant) e raggiungo il camion quando già sento parecchio freddo… però con dei vestiti asciutti va tutto molto meglio e, visto l'orario, riparto subito per l'albergo, dove riesco a fare una doccia prima di partire per la stazione.
Chiudo qui il racconto della domenica, il viaggio di ritorno è stato una mezza odissea (ritardi su ritardi, cambi di treno…) ma sono comunque arrivato sano e salvo a casa, felice di aver raccolto i frutti degli allenamenti iniziati a ferragosto e che, nonostante i pochissimi lunghi, mi hanno permesso di ottenere di nuovo un personale in maratona. Tra l'altro, abbassare il tempo ufficiale dell'anno scorso (4:02′30″) mi permetterà di iscrivermi gratuitamente alla maratona del 2009.
-
ezio79
- Mezzofondista
- Messaggi: 140
- Iscritto il: 28 lug 2007, 11:50
- Località: SBT
Re: Maratona di Firenze 2008
upezio79 ha scritto:anche io ho migliorato la prestazione dello scorso anno, ma non ho letto da nessuna parte della "promozione" per il 2009, potreste indicarmi dove l'avete trovato, graziecleval ha scritto:...
Comunque mi sono guadagnato questa bella medaglia del fiorino, e soprattuto avendo migliorato la prestazione dello scorso anno, avrò la prossima iscrizione gratis come da promozione della firenze marathon...
Dell 510m: p-m 715 | 512mb | 60gb@5,4k | 15" || Logitech V200
Sagem MyX8 || Muvo C100Sport & Mediacom Jukebox 180 4gb || Panasonic FZ2 & Fuji F30 || SONY trv14
ICE1695: 3200+ | asrock939dual | GEIL UltraX | raid0 | ati AIW 9000pro | Enermax | AC901
Sagem MyX8 || Muvo C100Sport & Mediacom Jukebox 180 4gb || Panasonic FZ2 & Fuji F30 || SONY trv14
ICE1695: 3200+ | asrock939dual | GEIL UltraX | raid0 | ati AIW 9000pro | Enermax | AC901
-
FULGUR
- Aspirante Ultramaratoneta
- Messaggi: 571
- Iscritto il: 26 lug 2007, 23:32
- Località: Pontedera (PI)
Re: Maratona di Firenze 2008
copio e incollo da un messaggio ricevuto il 18/06ezio79 ha scritto:upezio79 ha scritto: anche io ho migliorato la prestazione dello scorso anno, ma non ho letto da nessuna parte della "promozione" per il 2009, potreste indicarmi dove l'avete trovato, grazie
ISCRIZIONI A TARIFFA RIDOTTA
......
Lo staff della manifestazione ha deciso di rinnovare anche per il 2008 la promozione 'Migliora il tuo tempo e vinci la Firenze Marathon': tutti gli atleti che nella XXV edizione riusciranno a migliorare il tempo ottenuto nella gara dello scorso anno, avranno diritto all'iscrizione gratuita per il 2009. Chi è riuscito nell'impresa in occasione dell'edizione 2007, migliorando il tempo ottenuto nel 2006, potrà usufruire della promozione perfezionando la sua iscrizione entro il prossimo 30 giugno.
"dalla corsa alla bici ne passano in tanti, il contrario è difficile" ... io ogni anno!
P.B. MARATONA (Reggio Emilia 09) 3h 28'43'', MEZZA (Livorno 09) 1h 36'53''
Obiettivi 2013: Firenze Marathon
P.B. MARATONA (Reggio Emilia 09) 3h 28'43'', MEZZA (Livorno 09) 1h 36'53''
Obiettivi 2013: Firenze Marathon
