V.M. ANNI 18 (ma anche 30)
Bimbi non so che dire, per me è stata la classica giornata di merda

.
Era a mia prima mezza maratona, ho messo le scarpe ai piedi da 4 mesi dopo quasi 10 anni di inattività fisica, giusto due gare di sci all’anno che non fanno molto allenamento.
Mi ero preparato sostanzialmente per riuscire ad arrivare alla fine e sopravvivere, pensavo di poter fare almeno 1h55’ dato che l’unica altra volta che ho fatto la stessa distanza, 2 settimane fa, avevo fatto 2h05’ – a casa mia che però è tutto un saliscendi, lieve ma pur sempre saliscendi.
La mattina mi alzo (partivo dalla bassa maremma) alle 4.30 per poi essere in macchina dopo mezz’ora, riuscire a prendere il pettorale, cambiarmi ed arrivare in tempo per la foto. Appena in auto un po’ di nausea

, gran voglia di accostare due secondi, stringo i denti e vado avanti.
Arrivo a Pisa, mi perdo per le strade, ritiro il pettorale, mi cambio e mentre esco dal campo scuola vedo il trenino delle 7.50 che va via. Chiamarlo non serve. La foto salta

; la nausea persiste.
Arrivo in zona partenza e zona arrivo. A parte Piazza dei Miracoli che è una meraviglia unica (c’ero stato solo in gita con la scuola oltre 20 anni fa), l’aria che si resipira è di festa e tensione agonistica. E’ un bell’ambiente quello del podismo. Gente che si scalda, gente che si massaggia, parecchi si sparano in bocca una serie di bustine/fialette/crocchini che forse passasse la pula…
Mi ingabbio tardino, a 5 minuti dalla partenza, e capisco cosa intendeva qualcuno su questo forum che parlava di effetto stalla. Vedo i pacers dell’ora e cinquanta e penso di poter partire con loro. La nausea persiste forte. Ma forte forte.
Da lontano riconosco solo Alina, anzi il bel palloncino bianco con i capelli ricci di Alina.
Partenza e sto dietro ai pacers fino al 11° km, poi la nausea è forte ed i demoni mi fanno fiondare dietro un gruppo d’alberi. Stop di un paio di minuti, stile Robinson Crusoe. A tratti bevo acqua ma ogni volta che butto giù qualcosa è terremoto basso.
Ripeto al 17° km circa. Rientro in pista e mi accodo ai pacers dell’ora e 55.
Sono a 800 metri dal traguardo, dai che ce la faccio, vedo la porta di un hotel sulla destra, entro e chiedo di un bagno.
Chiudo mestamente e super incazzato nero (e anche un po’ marun) in 2h16’ (o 2h15 realtime, poco importa). Non ce la faccio a mangiare e a bere. Butto giù quel poco di liquido che serve, mi lavo rimonto in macchina e torno a casa. Dove il malessere persiste forte per tutto il resto del giorno e della notte.
Cosa mi rimane dell’esperienza?
Un ambiente allegro, vivace, un arrivo stupefacente. Un ragazzo dei pacers dell’ora e 55 super simpatico (dall’accento l’avrei venduto per umbro ma non saprei). Una certa premura nell’organizzazione che non avevo mai trovato negli altri sport frequentati finora.
Mi dispiace non aver conosciuto nessuno di questo forum. Letti poi i temponi fatti

, la prossima volta struscio la mano sulla coscia a tutti (chissà se porta fortuna come la gobba).
Complimenti a tutti quanti!
Sperando che ci sia presto un’altra occasione
