Desert run solitaria - Tunisia - 20-23/03/2012

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amay450
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Desert run solitaria - Tunisia - 20-23/03/2012

Messaggio da amay450 »

PROGETTO DI DESERT-RUNNING IN SOLITARIA ED IN AUTOSUFFICIENZA ALIMENTARE

1. MOTIVAZIONI: mi sono prefisso l’idea di percorrere 200 Km in seguito alla partecipazione ad una 100 Km. Questa mi ha dato la prova di poter percorrere tale distanza non-stop, eccomi allora a provare qualcosa di più, il doppio ma a tappe in 4 giorni e su piste sahariane (un ambiente che amo profondamente e frequento in motocicletta da oltre vent’anni) della Tunisia.
2. PERIODO: l’ambiente impone una stagione non troppo avanzata per evitare disidratazione ed inutili sofferenze oltre a quelle già scontate. La metà di Marzo mi sembra il momento ideale, così ho impostato un allenamento che termina in quel periodo, scoprendo poi, casualmente, che la settimana precedente si tiene la 100 Km del Sahara (evidentemente il periodo è ottimale).
3. TRAINING: per la preparazione delle mie corse sulla lunga distanza mi sono sempre avvalso di tabelle d’allenamento redatte da Orlando Pizzolato, sia per la maratona che per la 100 Km e mi sono sempre trovato a mio agio. Il lavoro si articola su 15 settimane di lavoro e prevedono una preparazione di fondo già consolidata all’approccio. Questa volta ho dovuto lavorare di lima e adattare, in quanto l’atleta non ha proposte di questo genere, ma, vista la bontà del suo progetto ho deciso di usarlo come base. Partendo da una tabella di preparazione per maratona corsa in meno di 3h 30’ ho sostituito le uscite di corsa lenta e lunga lenta (2 volte a settimana), a partire dalla 6^ settimana, con dei lentissimi con zaino, partendo da un carico di 4,5Kg ed aumentando di 1 Kg ogni 2 settimane. Questo per arrivare alla fine delle 15 settimane con il carico stimato di “gara”.
4. PERCORSO: tempo fa ho deciso di sfruttare il percorso da Douz a Ksar Ghilane a Tataouine che conosco bene per averlo percorso in moto più volte. Lungo la pista, che è piuttosto frequentata, ci sono alcuni bar, approssimativi ma forniti di liquidi. Questo mi consente di ridurre le scorte di beveraggi ad un peso accettabile, potendo rabboccare periodicamente. I primi 50 Km portano ad accamparsi in zona Park Jebil, dove monterò un bivacco solitario. La seconda tranche porta all’oasi di Ksar Ghilane, dove potrò beneficiare dei “comforts” di un campeggio e delle amorevoli carezze della sorgente calda, toccasana per il corpo dopo le dune dell’erg. Il terzo giorno mi porta ai piedi delle montagne del Dahar dove non ci son bar ma insediamenti di pastori berberi e qualche pozzo, ancora bivacco ma su fondo duro. Ultima tappa attraverso Chenini (antico villaggio Berbero arroccato) tra le montagna verso Tataouine, capoluogo del Sud. Qui finisce l’avventura e troverò un mezzo per tornare a Douz, dove conto di lasciare la motocicletta, per continuare il tour delle piste motorizzato.
5. EQUIPAGGIAMENTO: oltre all’abbigliamento tecnico per la corsa, la scelta dell’autosufficienza alimentare, pur se mitigata dalla possibilità di reperire acqua lungo il percorso, impone un carico importante. Lo zaino conterrà 3 litri d’acqua (per fronteggiare eventuali situazioni impreviste), cibi liofilizzati, pentolino e fornello, integratori salini e zuccherini, barrette energetiche, tenda, sacco a pelo, GPS, farmaci e cerotti per eventuali (…o certe?) piaghe da sfregamento, occhiali da moto contro il vento di sabbia ecc. Sarà una lotta per stare sotto i 10 KG.

COMMENTO A POSTERIORI

L'ho fatto! Intimamente ero convinto di poterlo fare, ma avercela fatta ti lascia sempre quello stupore ovattato che ha del sogno.

Il percorso è stato modificato, dato che mio figlio è venuto con me e mi aspettava a Douz, ho preferito raggiungere Ksar Ghilane e ritornare alla partenza per evitare di perdere un'ulteriore giorno da Tataouine a Douz. ma la distanza è rimasta più o meno la stessa 231 km percorsi nei 4 giorni previsti.

Il carico ha ampiamente superato i 9 kg che sognavo, sono arrivato a 10,5.

La prova è stata un carico di emozioni indescrivibile, a partire dalla mattina alle 6 quando le prime luci si insinuano tra le ombre scoprendo i contorni del panorama che lentamente ti si srotola davanti, nel silenzio, nel lieve soffio del vento o nel suo fischiare tra gli arbusti, la solitudine ti fa allargare come un gas ad avvolgere ed inglobare tutto sino a sentirti parte dell'ambiente. Il profumo inebriante del fiorellini che punteggiano i cespugli simili alle ginestre commuove alle lacrime, il fruscio delle scarpe nella sabbia, i pensieri che corrono, i mantra che aiutano il ritmo affiorano, scompaiono, variano e finiscono dimenticati, la fatica, la sete, l'euforia, un fuoristrada che ti affianca e ti chiede se è tutto a posto, se hai bisogno di qualcosa.
Le mille ansie, alla chiusura di ogni tappa l'euforia del successo e a bilanciare l'incertezza del domani, la pista da seguire, le dune da affrontare, il vento contro, il velcro delle ghette che si scolla, il meteo speriamo che non peggiori...ecc ecc
Le mille sensazioni provate mangiando il cous cous nel piatto comune con i guardaparco, il berbero del caffè perso nel deserto che ti guarda con gli occhi fuori dalla testa(mai si aspetterebbe un europeo solo a piedi nel deserto) e dice che non ce la puoi fare, ma tu stupisci prima te e poi lui e ce la fai, il bagno nel lago caldo dopo cena, al buio sotto un cielo di velluto trafitto da infinite stelle.
All'arrivo non ti capaciti di avercela fatta, con i piedi che non ce la fanno più, sfatti di vesciche, le unghie che saltano, ma sorridi come un ebete, sarà la fatica, il successo, la perdita di sensibilità fisica e l'aumento di quella sensoriale e ti senti soddisfatto, appagato come la vita civilizzata non riesce a farti sentire. Dopo un po' ti abitui e non ti sembra nemmeno di aver fatto sta gran cosa, il dolore è dimenticato e la fatica anche, stai già pensando a...cosa adesso?

paolo

p.s. se vi incuriosisce o avete domande avanti, ho omesso quasi tutto, sono state circa 48 ore di continue emozioni

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amay450
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Re: Desert run solitaria - Tunisia - 20-23/03/2012

Messaggio da amay450 »

questo è il prezzo fisico
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e questo il sorriso ebete appena arrivato

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gnicchino
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Re: Desert run solitaria - Tunisia - 20-23/03/2012

Messaggio da gnicchino »

posso solo dire: un eroe!!! :hail:
PB 10K: 40'14" Corsa dei becchi 18/11/2012
PB 21k: 1h 30' 02" Strarimini 20/05/2012
PB 42K: 3h 09'' 56" Maratona di Ravenna 04/11/2012
PB 50K: 4h 13' 50km Romagna 2012
PB 100K: 9h 52' 11" Passatore 2012
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ten
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Re: Desert run solitaria - Tunisia - 20-23/03/2012

Messaggio da ten »

grande!!!!!!! il mio sogno =D> =D> =D> =D> =D>
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isaac
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Re: Desert run solitaria - Tunisia - 20-23/03/2012

Messaggio da isaac »

bellissimo racconto,complimenti!!! =D>
io non mi sognerei mai di farlo :afraid:
ma ammiro chi ha il coraggio e la forza di fare certe imprese :asd2:
In questo periodo stanno facendo anche la maratona delle sabbie "Marathon des Sables" nel sahara marocchino sono circa 240km in una settimana credo :nonzo:
http://www.darbaroud.com/index.php tu hai fatto qualcosa di simile in 4 giorni quindi :hail:
Ti faccio alcune domande ma che scarpe hai utilizzato???le vendono già col velcro e le ghette per la sabbia o c'è l'hai adattate tu???
Tra le mille difficoltà lungo il tuo viaggio,non hai mai sofferto di noia??e pensato di lasciar perdere tutto??
(anche se non sò che avresti potuto fare :nonzo: visto che eri nel deserto non penso che ti saresti potuto fermare :D )
dalla rinascita => 10km in 47'30'' max distanza 17km
tanto tempo fà=> 5k 20'55''---10k 43'05''---21k 1h34'19'' ---- 42k 3h57'
Ci troviamo così bene nella libera natura,perché essa non ha alcuna opinione su di noi. Nietzsche
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amay450
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Re: Desert run solitaria - Tunisia - 20-23/03/2012

Messaggio da amay450 »

isaac ha scritto:bellissimo racconto,complimenti!!! =D>
io non mi sognerei mai di farlo :afraid:
ma ammiro chi ha il coraggio e la forza di fare certe imprese :asd2:
In questo periodo stanno facendo anche la maratona delle sabbie "Marathon des Sables" nel sahara marocchino sono circa 240km in una settimana credo :nonzo:
http://www.darbaroud.com/index.php tu hai fatto qualcosa di simile in 4 giorni quindi :hail:
Ti faccio alcune domande ma che scarpe hai utilizzato???le vendono già col velcro e le ghette per la sabbia o c'è l'hai adattate tu???
Tra le mille difficoltà lungo il tuo viaggio,non hai mai sofferto di noia??e pensato di lasciar perdere tutto??
(anche se non sò che avresti potuto fare :nonzo: visto che eri nel deserto non penso che ti saresti potuto fermare :D )


ciao, francamente di eroico c'è poco, credo. Decidi qualcosa, lo rendi pubblico e....sei fottuto! Un long-distance runner, sicuramente, anche se non ha nessun'altra dote, è orgoglioso e quindi terrà fede alle dichiarazioni, a meno che non schiatti!
Sto scherzando, ma solo fino ad un certo punto.
Venendo alle domande che mi hai fatto: il richiamo alla "Sultan marathon des sables" è palese, infatti la mia distanza è di poco inferiore, ed è la rivincita per la mancata partecipazione nel 1998. Avevo cominciato l'allenamento, ma in corso d'opera mia moglie ha scoperto di essere incinta (poi Valentina è nata molto vicino al periodo della gara), inoltre un contatto con Paolo Zubani, il collettore delle iscrizioni per l'Italia, mi ha illuminato sui costi d'iscrizione(6 milioni di lire all'epoca) che la rendevano un operazione al di fuori della mia portata.
Piccolo inciso filosofico: "ritengo che la corsa sia uno di quegli sport popolari alla portata di tutti quelli che hanno un minimo di doti e mi sembra di tradirne lo spirito partecipando a manifestazioni troppo dispendiose (a meno di non disporre di sponsor), motivo per cui non credo che andrò mai a New York anche se mi affascina molto.
Dunque : naufragio di un'aspirazione
Mi sono riscattato anni dopo da questa frustrazione organizzandomene una tutta mia, con la solitudine come compagna. Devo riconoscere che sto andando tutti i giorni a vedere le foto della marathon des sales e ..."sbavo" dall'invidia, ma ad ognuno il suo. Deve essere bellissimo il clima che si respira in corsa sulle piste e di sera ai bivacchi!

Chiedo scusa per la lungaggine ma su questi argomenti mi perte l'embolo della passione e la logorrea si scatena.

...le scarpe: erano delle normali cumulus gel Asics, le avevo usate per la 100km del passatore 2010 e mi ero trovato bene, non avendomi lasciato piaghe, così ho pensato di utilizzare il modello 13 (che mi sembrano di calzata un po' più stretta delle precedenti) per questa cosa. Avevo riflettuto se provare una scarpa con suola più aggressiva, ma allenandomi solo su asfalto ho ritenuto meglio così.

Ho comperato delle ghette specifiche da sabbia, viste nelle foto dei concorrenti della MdS, che mi sono arrivate corredate di una striscia di velcro da incollare sul contorno suola della scarpa. Ho fatto un test con una vecchia Asics (quella della 100k) che ha gli stessi bozzi sui fianchi, per verificare la resistenza dell'incollaggio con colla neoprenica (tipo bostic) ........"fatto ragazzi!" come dice Giovanni Mucciaccia ad Art Attack scherzi a parte funzionava e sono passato alle scarpe dell'impresa il giorno prima di partire, per non fare gli allenamenti col velcro.

...sofferto di noia: per il poco che la mia misera esperienza di ultramaratone mi ha insegnato, l'allenamento a cui ci si sottopone, ha più la finalità psicologica che fisica se riguarda lunghe durate e distanze oltre che con certi carichi (in questo caso). Tutti corriamo col diavoletto seduto sulla spalla che di dice continuamente: "dai fermati, ma chi te lo fa fare?" Olter certe misure l'allenamento trascende la necessità fisica, ti aiuta soprattutto a fare i conti con te steso, incassare la sofferenza fisica ed ...acquisire il controllo del VOLUME per regolare la voce del diavoletto. Di fatto abituare la mente ad estraniarsi, a vagare, a progettare a ricordare, lasciando solo i sensi a registrare la situazione.

...abbandonare: naaaahhhh!!!!!!! a parte i tre mesi e mezzo di allenamento su circa 1400km di cui metà con zaino (corsi anche in settimana bianca sulle piste da fondo con temperature a -20°C), fatica che doveva esser onorata con un risultato, queste cose si fanno per sé stessi, buona parte delle persone che ti circondano faticano a capire le motivazioni, a meno che, come ora ne parli con chi condivide la tua passione, che travalica anche i limiti del normale running. Con il rischio di sembrare un trombone, la vedo come una ricerca, un confrontarsi con i propri limiti, andarli a ricercare, vedere cosa puoi fare, dove puoi arrivare ESSENDO UN ESSERE NORMALE NON UN ATLETA CON PRESTAZIONI ASTRONOMICHE (mi è capitato di leggere un articolo di Baldini in cui raccontava di allenarsi 13 volte a settimana, due tutti i giorni e solo 1 la domenica, per 220km di corsa + l'allenamento in palestra: all'epoca correvo 80-90km a settimana e mi sembrava di essere ...qualcuno).
Devo riconoscere che ci sono stati momenti in cui ho temuto di non farcela, ad esempio il secondo giorno con parecchio vento contro(dovevo stare piegato in avanti) e delle salite lunghe ho penato parecchio e masticato molta sabbia.
... ad un certo punto, nonostante il GPS non trovavo un bivio della pista ed ho preferito seguire quella tracciata che mi ha portato fuori di 12 km, ritornare non era pensabile, così ho optato per un taglio diretto fuori pista tra le dune per andare ad intercettare la pista buona (erano 11,7KM in linea retta, non ho avuto il coraggio di guardare quanti ne ho fatti in più per seguire la linea di minor sforzo sulle creste delle dune con gli occhialino da moto per proteggere gli occhi dalla sabbia portata dal vento). La tappa doveva essere 57km e ne ho fatti 62.
...dormire nella tenda senza il materasso perché non te lo puoi permettere per il peso non è entusiasmante, ma si può fare, alla mattina ti alzi rotto, ancora non vedi perché è buio, ma gli uccellini (ci sono gli uccellini nel deserto) trillano felici all'alba che arriva, un alone rosa si affaccia piano ad un angolo dell'orizzonte, il profumo inebriante dei fiorellini sui cespugli ti avvolge (perché ci sono anche i fiori nel deserto anche se così piccoli che devi quasi averli sulla punta del naso per vederli) e tu sei felice come un bambino al luna park, non te ne importa nulla, ti mangi la frutta secca, la barretta, il fruttino, impacchetti lo zaino e riprendi a correre mentre un filo di luce ti dà un idea del terreno, ma solo la lampada frontale ti mostra dove stai mettendo i piedi.
...arrivi distrutto all'oasi, ti bevi una bottiglia mentre aspetti che l'uomo del campeggio ti ascolti e ti dica la parola magica, cena alle 19, hai solo mezz'ora, oggi hai annaspato 12 ore e mezzo, devi montare la tenda e non c'è nemmeno tempo per la doccia, mangiare è troppo importante, è la prima volta oggi, se si escludono le schifezze energetiche. Mangio con due tedeschi gentilissimi, chiacchierando in tutte le lingue che conosco(lei parla francese, ma lui solo inglese) divoro una baguette con la minestrina locale che mi sembra fantastica, a sorpresa dopo arriva un cous cous enorme e ci bevo insieme un bicchiere di vino cileno che i TOSTISSIMI tedeschi si sono portati da casa. Mi alzo con la pancia come una mongolfiera, ancora non mi sono lavato, immaginate che aroma, sto appestando la sterilità del deserto, ma.... magia! l'oasi ha una sorgente di acqua calda che forma un laghetto tra le palme, mi ci tuffo senza indugio a rischio di congestione e ci resto un ora come un coccodrillo. Il cielo stellato del deserto è indescrivibile, bisogna vederlo, non è come da noi uno spazio nero con i puntini luminosi qua e la, sembra un vestito di paillettes investito dalla luce, la via lattea è un tappeto quasi uniforme di luce, lo spazio nero è veramente poco.

Tra le mille difficoltà lungo il tuo viaggio,non hai mai sofferto di noia??e pensato di lasciar perdere tutto??


NO, MAI , NEANCHE PER UN MOMENTO, HO SOLO AVUTO PAURA DI NON FARCELA IN QUALCHE ATTIMO,
il modo di rinunciare c'è sempre, sulle piste un minimo di turismo c'è, passano dei fuoristrada, ho incrociato 2 volte la carovana dei mezzi del Libya Rally, pensa che i fotografi al seguito mi hanno fatto un sacco di foto bellissime e sono pure stato intervistato da un cameraman di Libya Sport TV.
Nell'ultima tappa ho incrociato due ragazzi italiani ( Giampi e Bimbo due colleghi enduristi) in moto conosciuti durante la traversata in nave, mi mancavano 28 km all'arrivo, ero dolorante ma, alla proposta di un passaggio ho rifiutato, non è finita, a 4 km dall'albergo, ormai sull'asfalto e ridotto a camminare per il dolore allucinante ai piedi, ne ho incontrati altri due (Davide e Carlo) che hanno molto insistito per portarmi a destinazione..."dai, ma che te ne importa, tanto sei arrivato, chi lo viene a sapere!" ......l'unico che conta : IO


chiedo perdono a te, ISAAC, per questa risposta fiume, ma quando attacco a ricordare questa esperienza è come se mi si aprisse una diga di emozioni.
non so se si nota ma mi ha lasciato moltissimo...oltre alle vesciche.
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amay450
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Re: Desert run solitaria - Tunisia - 20-23/03/2012

Messaggio da amay450 »

Un rápido Post Scriptum

mi era venuto in mente di riorganizzare qualcosa di simile su distanze più umane ed eventualmente senza carico (sono un appassionato senza speranza del deserto, ci vado in moto da più di 25 anni ed ora l'ho scoperto a piedi!) roba da 20-30 km al giorno sulle tracce della 100 km del sahara senza spendere 2000 € di iscrizione.

Se c'è qualcuno interessato se ne può parlare
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teomat
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Re: Desert run solitaria - Tunisia - 20-23/03/2012

Messaggio da teomat »

Complimenti per la tua impresa!
Secondo me molto più impegnativa di una marathon des sables! E anche più remunerativa! :wink: :thumleft:

Qualche altra foto?
Non occorre guardare per vedere lontano.

Reivindico absolutamente el derecho al vagabundeo, a la aventura, a la utopìa y al romanticismo...
nicktempesta
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Re: Desert run solitaria - Tunisia - 20-23/03/2012

Messaggio da nicktempesta »

ciao e complimenti anche da parte mia!!non oso immaginare l'impegno mentale che richiede una 100 km ma quello che hai fatto tu superando i 200 e poi nel deserto tanto di cappello :thumleft:
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isaac
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Re: Desert run solitaria - Tunisia - 20-23/03/2012

Messaggio da isaac »

amay450 ha scritto:
chiedo perdono a te, ISAAC, per questa risposta fiume, ma quando attacco a ricordare questa esperienza è come se mi si aprisse una diga di emozioni.
non so se si nota ma mi ha lasciato moltissimo...oltre alle vesciche.
Non ti preoccupare,il forum è fatto per questo!!per condividere le emozioni che la corsa ci ha dato e magari riuscirle a trasmettere agli altri :beer:
solo che ora per risponderti c'è ne vuole!!! :mrgreen:
Certo che pagare 3000 euro (forse oggi anche 5000 euro) sicuramente non è alla portata di tutti e come dici tu tradisce lo spirito che contraddistingue la corsa:uno sport alla portata di tutti....
amay450 ha scritto:...gli uccellini nel deserto...perché ci sono anche i fiori nel deserto anche se così piccoli che devi quasi averli sulla punta del naso per vederli) ...
:shock: l'idea che forse ho io del deserto così come credo in molti è molto diversa da quello che ho capito essere non è solo un'unica distesa di sabbia...
amay450 ha scritto:, a 4 km dall'albergo, ormai sull'asfalto e ridotto a camminare per il dolore allucinante ai piedi, ne ho incontrati altri due (Davide e Carlo) che hanno molto insistito per portarmi a destinazione..."dai, ma che te ne importa, tanto sei arrivato, chi lo viene a sapere!" ......l'unico che conta : IO
vero! proprio verso la fine hai avuto la tentazione più forte e per 2 volte altro che diavoletto sulla spalla!!
dalla rinascita => 10km in 47'30'' max distanza 17km
tanto tempo fà=> 5k 20'55''---10k 43'05''---21k 1h34'19'' ---- 42k 3h57'
Ci troviamo così bene nella libera natura,perché essa non ha alcuna opinione su di noi. Nietzsche

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